martedì, Dicembre 3, 2024

Assicurazioni moto: ANCMA rileva delle criticità nel sistema CARD

Assicurazioni moto: ANCMA rileva delle criticità nel sistema CARD

Il sistema assicurativo cosiddetto CARD, acronimo di Convenzione tra Assicuratori per Risarcimento Diretto, presenta alcune criticità, soprattutto per quel che riguarda l’assicurazioni di moto.

È questo l’allarme lanciato da ANCMA, Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, che con l’approvazione da parte della Camera del cosiddetto DDL Concorrenza ha richiesto l’apertura di un tavolo per eseguire una riforma.

Assicurazioni moto: cosa è cambiato negli ultimi tempi

Prima di entrare nel dettaglio è utile fare il punto su alcuni aspetti, cominciando col dire che il mondo delle assicurazioni moto è stato protagonista di numerosi cambiamenti migliorativi negli ultimi tempi.

Sicuramente oggi i consumatori hanno la possibilità di individuare più agevolmente le polizze che più fanno al loro caso, nonché quelle più convenienti, e questo non può che essere un bene: diversi portali web completamente gratuiti come SalvaConto offrono delle funzioni confronta assicurazioni moto tramite cui si possono ricevere molteplici preventivi con un semplice click.

Oltre a questo, va detto che il settore delle assicurazioni moto ha introdotto prodotti e opzioni particolarmente flessibili, si pensi ad esempio alle polizze che durano solo alcuni mesi, perfette, ad esempio, per chi usa il veicolo solo in estate, e alla formula CARD, di cui stavamo parlando.

Che cos’è la formula CARD

La formula CARD è stata introdotta nel 2007 e prevede sostanzialmente che l’assicurato vittima di un incidente possa essere risarcito direttamente dalla propria compagnia di assicurazioni, piuttosto che, come avviene canonicamente, da quella di chi è stato responsabile del sinistro; solo successivamente, quest’ultima sarà risarcita in maniera forfettaria dall’altra compagnia coinvolta.

Non c’è dubbio sul fatto che la formula CARD sappia rivelarsi interessante e abbia garantito dei vantaggi ai consumatori, su tutti quello di abbreviare i tempi di rimborso in maniera importante, ma la formula forfettaria non sembra adattarsi molto bene alle polizze dedicate alle moto.

L’entità di quanto causato dagli incidenti su due ruote, infatti, è molto variabile, spaziando da danni di poco conto a danni così gravi da compromettere il veicolo in modo definitivo, senza trascurare il fatto che, purtroppo, gli incidenti di chi viaggia su due ruote comportano molto spesso non solo danni materiali, ma anche all’incolumità dell’assicurato.

I rincari causati dal rimborso di natura forfettaria

Tutto questo, rileva l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, non sta facendo altro che causare dei generici rincari delle polizze, incrementando l’ammontare dei premi assicurativi; la stessa associazione stima infatti che tale formula appesantisca i costi a carico dei “centauri” all’incirca del 30%.

Ciò che viene caldamente suggerito, dunque, è una radicale revisione del sistema: rendere più rapidi i tempi di rimborso è senz’altro importante, ma il rimborso forfettario non può essere considerato una scelta ottimale. Anche IVASS, Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, sembra supportare questa tesi, non resta dunque che attendere per comprendere se, effettivamente, si registreranno delle novità in questo senso.

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