Jet lag F1, cos’è e come funziona

Jet lag in F1

Jet lag F1: Il prossimo gran premio di Formula 1 si terrà in Australia, ma i piloti che parteciperanno alla gara avranno un grosso problema da affrontare: il fuso orario.

L’Australia si trova a oltre 10.000 chilometri di distanza dall’Europa, dove si trovano molte delle sedi delle scuderie di F1, e il fuso orario è di ben 10 ore avanti rispetto all’Europa centrale. Ciò significa che i piloti dovranno affrontare un forte jet lag e adattarsi rapidamente al nuovo fuso orario per essere pronti per la gara.

Il jet lag è un disturbo del sonno causato dal cambiamento di fuso orario durante i viaggi aerei. Quando ci si sposta rapidamente da un fuso orario all’altro, l’orologio biologico interno del corpo può essere sconvolto, causando stanchezza, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione e problemi gastrointestinali.

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Per risolvere il jet lag, i piloti di F1 adottano diverse strategie. Una delle strategie più comuni è quella di adattare gradualmente il proprio ritmo circadiano, ovvero il ritmo naturale del sonno e della veglia, prima di partire per il viaggio. Questo significa che i piloti iniziano a dormire e mangiare secondo il fuso orario del paese di destinazione alcuni giorni prima della partenza.

Inoltre, durante il viaggio, i piloti cercano di restare idratati e di evitare alcol e caffeina, che possono influire sul loro sonno e sulla loro capacità di adattarsi al nuovo fuso orario. Molte compagnie aeree offrono anche programmi di “jet lag friendly”, che includono pasti leggeri e opzioni di sonno personalizzate.

Una volta arrivati in Australia, i piloti continueranno a seguire strategie per adattarsi al nuovo fuso orario. Ad esempio, eviteranno di dormire troppo a lungo durante il giorno e cercheranno di esporre il loro corpo alla luce naturale per aiutare a regolare il loro ritmo circadiano.

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