Ultim’ora Ministero – Approvata la prima L’IVA SUI PUNTI della PATENTE: ufficiale pagamento dal 10 Ottobre I Salvini stronca gli automobilisti, tutti obbligati
Matteo-Salvini - automotore
Ultim’ora dal Ministero: clamoroso, è stata approvata la prima IVA sui punti della patente. Sì, avete capito bene. Cittadini nei guai. Da ora in poi è ufficiale, con tanto di pagamento dal 10 Ottobre. Ecco cosa cambia.
Una vera mazzata per le sorti degli italiani. E c’è chi indica il ministro Salvini, addebitandogli tutto, e il fatto che voglia, a quanto pare stroncare gli automobilisti.
Sì, siamo tutti, ma davvero tutti obbligati: però perchè metterla in ‘conto’ a Salvini? Il concetto è ben più profondo, a ben vedere.
Il percorso normativo a cui facciamo riferimento in effetti affonda le sue radici nel Codice della strada e questo è ben al di là del controllo di un singolo ministro.
In quanto a capo del Dicastero di riferimento, è logico che Salvini ne rappresenti l’immagine: ma quello di cui parliamo è un concetto più ampio.
Ecco l’Iva sui punti della patente
La patente a punti, introdotta in Italia nel 2003, è stata come ben sappiamo una vera e propria innovazione storica nel campo della sicurezza stradale. Per la prima volta, infatti, non si trattava soltanto di pagare una multa per un’infrazione, ma anche di dover fare i conti con un sistema di decurtazione che andava a colpire direttamente il comportamento del conducente nel tempo. Ogni automobilista partiva con un “patrimonio” di punti, da preservare con una guida corretta, e da reintegrare solo con corsi specifici in caso di perdita.
Il principio alla base della patente a punti è semplice: responsabilizzare chi si mette al volante, facendo capire che ogni azione scorretta può avere conseguenze non solo immediate ma anche sul lungo periodo. Superare i limiti di velocità, non rispettare i semafori o guidare sotto l’effetto di alcol e droghe, oltre alle sanzioni pecuniarie, comportano una decurtazione dei punti che, se azzerati, portano alla sospensione della patente. Eppure?

Ora c’è l’IVA sulla patente a punti
Ma come mai si parla di Iva sulla patente a punti? Questo è un modo simbolico di definire una situazione tramite cui i cittadini che commettano errore si troveranno a pagare dazio perdendo un numero maggiore di punti sulla patente. Che altro è se non una ‘imposta sul valore aggiunto’ l’Iva?
Dunque, come dice l’articolo 126-bis del Codice della Strada, la patente a punti indica anche un caso di decurtazione doppia degli stessi per chi ha la licenza di guida da meno di 3 anni nel caso di errore alla guida e di sanzione. Proprio come se si pagasse una imposta sul valore aggiunto di un errore al volante.