ULTIM’ORA – Divieto di guida per IMMORALITA’: art 120, ufficiale la SOSPENSIONE DELLA PATENTE I Scendi dall’auto, non sei più degno di guidare in Italia

posto-blocco-ok- automotore

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Ultim’ora clamorosa, scatta il divieto di guida per Immoralità: come dice l’art 120, è ufficiale la la sospensione o revoca della patente di guida. Scendi dall’auto: non sei più degno di guidare in Italia, non potrai più farlo per legge.

Tra le tante norme che regolano la circolazione stradale in Italia, l’articolo 120 del Codice della Strada riveste un’importanza particolare. Vitale.

Non si tratta di una disposizione generica, ma di una regola chiara e stringente che riguarda la revoca o la sospensione della patente di guida in determinati casi.

Che, spesso legati alla sicurezza pubblica e alla tutela dei cittadini, centrano il punto chiave di tutto il concetto della guida in strada: sicurezza e legalità.

In sintesi, l’articolo 120 stabilisce che non possono conseguire o mantenere la patente di guida coloro che abbiano riportato condanne penali specifiche o che siano sottoposti a determinate misure di sicurezza personali.

Ecco cosa non puoi più fare alla guida

Questo significa che, al di là della capacità tecnica di guidare un veicolo, il legislatore ha deciso di introdurre un criterio di affidabilità morale e giuridica. Guidare, infatti, non è solo un atto tecnico, ma implica un livello di responsabilità verso la collettività.

Tra i casi più significativi rientrano le persone condannate per reati gravi, come quelli di stampo mafioso, terrorismo o traffico di stupefacenti. Per queste categorie, la revoca della patente non è solo una sanzione accessoria, ma un vero e proprio strumento di prevenzione: impedire che soggetti potenzialmente pericolosi abbiano la possibilità di utilizzare un veicolo come mezzo per compiere nuovi reati o per eludere i controlli.

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Non guidi più, sei immorale

L’articolo 120 inoltre stabilisce che, nel caso in cui vengano meno le condizioni che avevano portato alla sospensione o revoca, sia possibile richiedere nuovamente l’abilitazione alla guida. Si tratta quindi di una norma severa, ma non punitiva in modo definitivo: dà spazio alla possibilità di riabilitazione, purché vi siano i presupposti giuridici e di sicurezza.

La sua funzione è duplice: da un lato, punire chi ha commesso reati che minano la fiducia nello Stato e la sicurezza della comunità; dall’altro, garantire che la strada non diventi terreno di rischio a causa di comportamenti irresponsabili o pericolosi. Per il cittadino comune, l’articolo 120 può sembrare distante dalla quotidianità. Eppure, rappresenta un tassello fondamentale nel sistema di regole che consentono a tutti di circolare in sicurezza. Sapere che chi guida con noi sulle strade è non solo tecnicamente preparato, ma anche giuridicamente “affidabile”, contribuisce a rafforzare la fiducia nel sistema.