UFFICIALE: aboliti i punti della patente | Liberi tutti a partire da agosto: puoi fare i tuoi porci comodi
Patente- automotore
Adesso è diventato ufficiale: il provvedimento di cui tutti stanno parlando, e da un po’, relativo ai punti della patente, è stato approvato. Ed è giunta l’ora del fatidico addio: ciò che in tanti non credevano accadesse, invece, infine, è successo.
Sì, per appunto, è ufficiale: sono stati aboliti i punti della patente e, per certi versi, se c’è chi esulta, c’è anche chi si preoccupa e chi recrimina.
Per logica deduzione, in effetti, una decisione come questa non può che creare una sorta di spaccatura concettuale, e non solo concettuale, tra chi la pensa in modo diverso.
Da una parte ovviamente ci sono coloro i quali si sentono beneficiati da una svolta simile e, dall’altra, c’è chi teme un ‘tana libera tutti’, da questo punto di vista.
In che senso? Semplice. Vi è da capire che la scelta di abolire i punti della patente può davvero rappresentare un liberi tutti. E da subito. A partire da agosto.
Addio punti della patente, ecco cosa succede
Puoi fare i tuoi porci comodi, dunque? Non proprio, ovvio, ma proviamo a inquadrare la situazione per quella che è. Partiamo da un dato: la legge non ‘cancella‘ tout court la definizione dei punti, e la loro rilevanza: ma fornisce una sorta di opzione salvifica, diciamo così. Una specie di angolo di oblio, o se vogliamo, di dimenticanza. Che cosa vuol dire? Semplice.
Che puoi non perdere i punti se dimostri di ‘non ricordare’. Ovvero, hai una chance, piuttosto singolare ma legale, per evitare di cadere nella penalizzazione. “Non ricordo”: ecco cosa devi dire. E questo ti andrà a liberare dalle odiate conseguenze della perdita dei punti della patente. Semplicemente, non ricordi, e dunque non ti potranno sanzionare. Ma non ricordi cosa? Chiariamolo.

Ecco come fai a cavartela da oggi
Se hai commesso un errore in strada, previsto dal Codice, devi esser punito e, quasi sempre, oltre alla multa perdi anche i punti dalla patente. Di recente la Cassazione, con una sentenza del 2018, ha sancito che però, una novità assoluta. Chi viene sanzionato da un autovelox, o simili, finora doveva comunicare i dati di chi fosse alla guida (se stesso o un’altra persona) per non beccarsi una seconda multa tra le 282 e le 1142 euro relativa alla mancanza di ‘collaborazione’.
Adesso, invece, se dimostri di non poter ricordare o di non sapere chi fosse alla guida al momento della sanzione, giustificandone il motivo, non incorri in nessuna multa aggiuntiva e non ti toglieranno i punti. Puoi dire, ad esempio, che a guidare era un membro della tua famiglia, ma non ricordi chi. E per evitare di punire un potenziale ‘innocente’, la legge ‘cassa’ la decurtazione dei punti.