TICKET SOSTA STRISCE BLU, ADDIO: “Ufficiale la legge PROPORZIONALE” I Il Ministero conferma, lasciate l’auto in sosta e non preoccupatevi: zero multe
Strisce blu parcheggio a pagamento (Corporate+)- motorzoom.it
Sognate di non pagare più il ticket delle strisce blu? Allora preparatevi, perché è arrivato l’addio, la sosta da adesso è libera e gratis. “Ufficiale, lo dice la legge” I Il Ministero conferma, lasciate l’auto in sosta.
Esatto, non preoccupatevi: zero multe, zero rischi, zero conseguenze. Si tratta di un diritto ormai noto, e i cittadini devono solo esercitarlo.
Per gli automobilisti italiani, d’altronde, e in particolare per chi vive nelle grandi città come Roma, Milano o Napoli, il tema delle strisce blu rappresenta una delle ‘grane’ quotidiane più note.
Trovare parcheggio è già di per sé un’impresa, ma quando finalmente si individua uno stallo libero, ecco che arriva l’altro pensiero: dover pagare il ticket.
Le tariffe possono variare da zona a zona, ma il concetto resta lo stesso: sostare costa, e non poco. E diciamocelo: noi non vorremmo pagare nulla.
Non vuoi pagare il ticket? Fai così
Non sorprende quindi che i cittadini abbiano spesso la sensazione di trovarsi di fronte a un vero e proprio incubo burocratico ed economico, ma anche un ginepraio da cui non saper uscire. Un quotidiano fatto di parchimetri che non funzionano, di app che non sempre rispondono e di controlli serrati da parte dei vigili. Tuttavia, non tutti sanno che esiste almeno un caso emblematico in cui non si è tenuti a pagare il ticket delle strisce blu.
La Corte di Cassazione, con diverse sentenze, ha chiarito un principio fondamentale: se nelle vicinanze delle aree a pagamento non sono presenti parcheggi liberi e gratuiti, il cittadino ha il pieno diritto di rifiutarsi di pagare. In sostanza, i Comuni sono obbligati per legge a garantire una proporzione tra stalli a pagamento e stalli gratuiti, per evitare che la sosta diventi un servizio esclusivamente a pagamento.

Legge proporzionale, cosa significa
Quando questo equilibrio viene meno e tutta la zona risulta “colorata di blu”, il cittadino può contestare la contravvenzione e, in molti casi, ottenerne l’annullamento. Non si tratta, dunque, di una scappatoia, ma di un diritto sancito dai giudici. È evidente che il parcheggio a pagamento deve rappresentare una facilitazione, non una gabbia imposta senza alternative.
Naturalmente, ciò non significa che si possa parcheggiare ovunque senza ticket: la regola vale solo se manca l’opzione di un parcheggio libero nelle vicinanze. Per questo, prima di intraprendere una contestazione, è bene documentarsi e raccogliere prove, ad esempio tramite fotografie o mappe della zona.