Svolta epocale strisce blu: da oggi non basta mettere il tagliandino sul parabrezza | Nuovo passaggio obbligatorio
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Svolta epocale strisce blu: cambia tutto, e da un momento all’altro. E va peggio, per chi guida: da oggi non basta mettere il tagliandino sul parabrezza. Rischi lo stesso: ti multano lo stesso. Scatta infatti un nuovo passaggio obbligatorio.
Per chi guida in città, le strisce blu sono diventate un vero e proprio incubo. Inutile nasconderlo: nessuno vorrebbe mai pagare il ticket.
Non si tratta però solo della questione economica legata al ticket da pagare – spesso costoso, soprattutto nelle grandi metropoli – ma anche della difficoltà nel trovare un posto libero.
E non è tutto: perché, paradossalmente, si tratta anche del rischio di ricevere comunque una multa, anche quando si è pagato regolarmente.
Il primo problema è la scarsità dei posti disponibili. In molte zone urbane, le aree a pagamento sono poche rispetto al numero di auto circolanti. E poi, c’è di peggio.
Parcheggio, non basta più neanche il ticket ora
Ne deriva una caccia al parcheggio estenuante, che può durare anche decine di minuti, soprattutto nelle ore di punta. Una volta trovato lo spazio, inizia la seconda sfida: il pagamento. Le tariffe non sono affatto leggere e, nelle grandi città, lasciare l’auto per un’intera giornata può costare come una cena al ristorante.
Ma non finisce qui. Può capitare che, nonostante il ticket sia stato acquistato, ci si ritrovi comunque con una sanzione sul parabrezza. Accade per varie ragioni: ticket scaduto anche di pochi minuti, errori di inserimento della targa nelle app o nei parcometri digitali, o perfino malfunzionamenti dei sistemi di pagamento elettronico. Una beffa che trasforma l’idea di “pagare per non avere problemi” in un’ulteriore fonte di stress.

Ecco il motivo per cui cambia tutto
Il malcontento cresce tra gli automobilisti, che percepiscono le strisce blu più come un modo per fare cassa che come uno strumento utile per gestire la mobilità urbana. In molti casi, infatti, la logica sembra più punitiva che organizzativa, soprattutto laddove il trasporto pubblico non offre valide alternative all’uso dell’auto privata. Soprattutto se si tratta di una ‘questione di minuti’.
Come ad esempio riportano alcuni fatti di cronaca recente, rispetto ai quali emerge il vero problema a ‘corollario’. Cittadini che si sono trovati con la multa per parcheggio ‘senza ticket’, malgrado avessero appena fatto il pagamento o avviato il protocollo di prenotazione dello stesso. Succede quando un vigile, ad esempio, passa e non trova ancora il tagliando sul parabrezza. E allora il consiglio è: in primi, controllare di non aver preso multe prima di allontanarsi dalla macchina, e poi, specie in luoghi molto ‘affollati’ evitare di lasciare l’auto se non si è certi di poter dimostrare ‘visivamente’ il pagamento.