“Salve, ha bevuto?” “Un’aranciata” | Patente ritirata senza possibilità di reintegro: Salvini ha deciso

“Salve, ha bevuto?” “Un’aranciata” | Patente ritirata senza possibilità di reintegro: Salvini ha deciso

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“Salve, ha bevuto?”: ennesima, classica domanda a cui vengono sottoposti i guidatori nel nostro Paese, ma con una novità pazzesca, per molti inaccettabile. Quale? Quella per cui anche una semplice e, apparentemente banale ‘aranciata’ possa costarti il ritiro della licenza di guida.

“Un’aranciata”: ecco cosa diresti quando e se, qualcuno delle forze dell’ordine, dovesse domandartelo, e tu ti troveresti nella più che ovvia posizione di chi crede di essere nel giusto.

Crede, appunto: perché le realtà son diverse, caso per caso, volta per volta, a prescindere da quanto tu possa ritenere di esser stato probo, rispettoso delle regole.

Del resto, da quando in qua bere una aranciata, o comunque sia una qualunque altra bibita gassata, può rappresentare un problema? Evidentemente, lo rappresenta, eccome.

Anzi: come anticipato, quello che ti può succedere è qualcosa di piuttosto grave, serio, e pesantissimo per te, per le tue abitudini, e anche per le tue esigenze di vita personale e di vita pratica.

Ti tolgono la patente per una aranciata

Sì, perché ti viene tolta la licenza di guida: sì, esatto, per via di una aranciata. Non vi sbagliate: patente ritirata senza possibilità di reintegro. Salvini ha deciso, e la decisione è di quelle perentorie. Del resto, a ben vedere, vista dalla prospettiva di chi crea le leggi e deve poi far di tutto per renderle applicabili e imporle alla cittadinanza, non ci potrebbero essere altre strade se non questa. Repressione, punizione, durezza.

Per quale motivo? Come può, da un momento all’altro, una banale aranciata – come qualsiasi altra bevanda simile – essere un problema e un motivo di una sanzione così dura? Ecco, appare piuttosto evidente desumere come, anche solo a bocce ferme, ragionandoci con un pizzico di lucidità, non parrebbe essere un ostacolo o un problema in quanto tale. Semmai, tutto risiede nelle modalità, diciamo così, tramite cui viene assunta.

controllo in strada - vigili - Automotore
controllo – vigili – Automotore

Ora pure un’aranciata ti costa il ritiro della patente

La verità è che alle forze dell’ordine appare quantomeno inevitabile e doloroso intervenire e, dunque, legge alla mano, importi il ritiro della patente (oltre a multe sonore) quando ci si trova di fronte a una persona che, alla guida, sottoposta ai test di rito, risultasse positiva al controllo. Positiva all’alcol? No, niente affatto: è questo il punto. Non all’alcol, ma ai cannabinoidi.

Ipotizziamo che una persona non abbia bevuto nulla di alcolico, ma abbia assunto delle droghe a base di cannabis o simili. Ecco, alla domanda su cosa abbia bevuto risponderebbe ‘solo un’aranciata’ e non mentirebbe: ma se poi al test sulle droghe risultasse positivo alle stesse, non importerebbe nulla che sia con ‘zero alcol’ in corpo.