Questa è la Ferrari più pericolosa al mondo: la guidano solo i mafiosi | Non fargli neanche una foto
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Questa è la Ferrari considerata più pericolosa al mondo: a quanto pare, la guidano solo i mafiosi. Almeno questo è quel che emerge. Di recente, da fatti di cronaca. Non fargli neanche una foto: il fascino, si sa, non ha confini.
E attira tutti. Le Ferrari, lo sappiamo, in tutte le loro versioni e modelli, esercitano da sempre un fascino senza tempo. Simbolo di eccellenza italiana, eleganza e potenza.
Le vetture del Cavallino Rampante rappresentano molto più di semplici automobili: sono opere d’arte su ruote, capaci di emozionare sia appassionati che semplici curiosi.
Ogni Ferrari, dalle più storiche come la 250 GTO fino ai modelli più moderni come la SF90 Stradale o la Roma, è frutto di una ricerca ingegneristica avanzatissima, abbinata a un design inconfondibile.
La cura maniacale per i dettagli, la linea aggressiva ma raffinata e il ruggito inconfondibile del motore V8 o V12 fanno di ogni esemplare un’icona di stile.
Non è solo la prestazione a definire il fascino delle Ferrari, ma anche il valore emozionale che evocano. Ma a volte nemmeno le puoi fotografare, come in questo caso.
La Ferrari più pericolosa: la guidano solo loro
Vederne una passare per strada o esposta in un salone genera immediatamente stupore, rispetto e un pizzico di sogno. Sono auto che raccontano storie di passione, velocità e successo. Inoltre, Ferrari è sinonimo di Formula 1, un mondo in cui la casa di Maranello è protagonista da sempre. Le vittorie storiche, i piloti leggendari e il rosso in pista sono parte della leggenda che accompagna il marchio.
Tuttavia sembrano non essere off limits per molti solo per una questione economica. C’è dell’altro: almeno seguendo dei recenti fatti di cronaca, come quelli che hanno portato in prima pagina le vicende di una truffatrice seriale che era solita presentarsi come imprenditrice, eppure però pronta a dichiarare assenza di redditi e una situazione di indigenza. I fatti, i dati, lo raccontano.

Altro che imprenditrice, ecco la verità
Se nel 2015 ad esempio dichiarava appena 2 mila e 500 euro e negli anni addietro neppure questi, di contro viveva una vita tra lusso e sfarzo: immobili, terreni, orologi, e auto di lusso.
Alla fine però l’hanno beccata, con oltre 36 milioni di euro sequestrati e ritenuti provento di attività illecite che le sarebbero costati in passato condanne per truffa, evasione, bancarotta, e ancora poi associazione per delinquere, e appropriazione indebita. E nel suo ‘portafogli’ ci sarebbe stato di tutto, da quadri e società quotate, passando appunto per le Ferrari.