NUOVO CODICE DELLA STRADA | stretta su cellulare e recidivi ; sanzioni e sospensione patente come cambiano

Cellulare alla guida

Cellulare alla guida - Automotore

Stretta decisa su chi usa il cellulare alla guida e su chi commette più infrazioni. Il nuovo Codice della Strada introduce sanzioni più dure e revoca della patente in caso di recidiva.

Con il nuovo aggiornamento del Codice della Strada entrato in vigore nel 2025, cambiano molte regole che riguardano la sicurezza alla guida. L’obiettivo è ridurre drasticamente gli incidenti, soprattutto quelli causati da comportamenti pericolosi e distratti. Al centro dell’intervento ci sono l’uso del cellulare al volante e le infrazioni ripetute, definite tecnicamente “recidive”.

Chi viene sorpreso con lo smartphone in mano, anche se solo per guardare uno schermo, rischia ora sanzioni molto più severe rispetto al passato. Non è più necessaria la chiamata in corso: basta tenere il telefono in mano, anche da fermi al semaforo, per ricevere la multa. Il messaggio è chiaro: la distrazione uccide e va fermata.

Cellulare alla guida: cosa cambia e quanto si paga

Il nuovo impianto normativo prevede che l’uso del cellulare comporti una sanzione amministrativa da 250 a 1.000 euro, ma in caso di recidiva entro due anni la multa può raddoppiare. In più, è prevista la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi già alla seconda violazione.

Vengono aumentati anche i punti decurtati dalla patente: si passa da 5 a 8 punti per chi viene beccato con il telefono. L’obiettivo è rendere più consapevoli i guidatori e punire duramente chi sottovaluta i rischi della distrazione.

Posto di blocco
Posto di blocco polizia (deposit photos) – Automotore

Recidivi nel mirino: nuove regole e sospensioni automatiche

La grande novità riguarda chi commette più infrazioni nel tempo. Se un automobilista accumula tre violazioni gravi in due anni (es. eccesso di velocità oltre 40 km/h, guida in stato di ebbrezza, cellulare alla guida), scatta in automatico una sospensione della patente da uno a tre mesi, anche senza incidente.

Non solo: il Ministero dei Trasporti potrà segnalare i recidivi alle autoscuole per obbligarli a corsi di aggiornamento e verifiche psico-fisiche. L’idea è quella di “rieducare” i guidatori pericolosi prima che causino danni seri. Chi guida in modo irresponsabile verrà fermato prima, non dopo l’incidente.

Inoltre, è stato creato un sistema elettronico di registrazione delle infrazioni su base nazionale, che permette di monitorare lo storico dei comportamenti alla guida, anche se commessi in regioni diverse. Questo consente di applicare le sanzioni in modo uniforme e immediato.

Il nuovo Codice segna quindi una svolta verso una maggiore responsabilizzazione del conducente. Usare il telefono in auto o ignorare ripetutamente le regole ora ha un costo più alto, non solo economico ma anche in termini di libertà personale. La patente non è più garantita a chi sbaglia con leggerezza.