Le 10 auto più rubate in italia.

diDemasi Ivan 24 Marzo 2020 Al decimo posto troviamo laFORD FIESTALa Ford fiesta è una delle berline più famose e guidate di sempre. Due anni fa è partita la produzione addirittura della settima serie: un lungo viaggio iniziato negli USA nel 1976. La nona auto più rubata è laTOYOTA CH-R Si va in Giappone,dalla Toyota dove gli ingegneri dell’omonima Casa hanno dato vita nel 2016 al modello CH-R. Probabilmente il modello più sportivo tra quelli presenti, con delle linee che hanno attratto anche gli individui con losche intenzioni. Al ottavo posto in griglia vediamo laNISSAN QASHQAI Restiamo in Giappone per vedere la creatura di Yokohama.la Qashqai.L’auto non è passata inosservata neanche in Italia, dove i furti che ha subìto l’hanno fatta piazzare all’ottavo posto in classifica. Per il settimo posto andiamo in Italia per incontrare laLANCIA YPSILON.Lancia Ypsilon rappresenta la classica berlina 2 volumi, e ha riscosso enorme successo sia nella prima serie (2003-2013) che nella seconda, che ha preso il via nel 2011. Per il quinto posto torniamo in Giappone, per incontrare laTOYOTA RAV4. Toyota RAV4 è stata commercializzata a partire dal 1994, lanciando alcune delle caratteristiche di base dei SUV moderni. A un passo dal podio troviamo laJEEP RENEGADE. Questo SUV compatto è uno dei più apprezzati del settore, sin dalla data del lancio sul mercato, che risale al 2014. Tra le sue caratteristiche, un grande piacere di guida. La top tre parte con laRANGE ROVER EVOQUE. Veicolo sportivo, che rappresenta il giusto mix tra urban car e auto lussuosa, la medaglia di bronzo stupisce per il fatto che i malviventi l’apprezzino nonostante sia un SUV decisamente più grande rispetto ad altre colleghe di categoria. A un passo dalla vittoria troviamo il classico del marchio Fiat.Quindi al secondo posto c’è la FIAT 500.Saldamente in cima alle vendite, proprio come la Panda, da cui però si differenzia per il costo maggiore. Quest’auto non passa mai di moda e da quando vediamo nemmeno i ladri lo pensano. Per favore, permetti a JavaScript di visualizzare icommenti forniti da Disqus.’