“Ne ho abbastanza di vecchi al volante”: Salvini STRAPPA-PATENTI agli anziani I “Chiudetevi nelle RSA, fate guidare i giovani”

Il ministro dei trasporti Matteo Salvini - fonte Ansa foto - automotore.it

Il ministro dei trasporti Matteo Salvini - fonte Ansa foto - automotore.it

“Ne ho abbastanza di vecchi al volante”: si potrebbe leggere così’, interpretando in modo estremizzato il pensiero delle autorità, il vincolo sulla guida. Quale sarebbe? Come confermano dal Ministero, per gli anziani al volante la strada è in salita.

Salvini, come simbolo di un Ministero che intende rivedere a 360° il modo di affrontare la strada, si fa emblema di un concetto idealmente molto ruvido.

Quale? Quello che si interpreta, da parte di alcune persone, come una sorta di ‘strappa-patenti’ per gli anziani. Che vengono visti come ‘pericoli’ in strada.

“Chiudetevi nelle RSA, fate guidare i giovani”, pare che si voglia dire loro. Ma come stanno messe le cose? Davvero è così dura la situazione?

La guida è da sempre simbolo di autonomia e libertà, ma esistono limiti precisi stabiliti dalla legge per motivi di sicurezza. Recentemente, il Governo ha ribadito una norma chiara.

Anziani alla guida, no grazie

Gli automobilisti over di una certa età rischiano il ritiro della patente. Si tratta di una misura volta a tutelare sia la persona alla guida sia gli altri utenti della strada, considerando le evidenti problematiche legate all’età avanzata. Secondo le disposizioni vigenti, il limite di età oltre il quale la patente può essere sospesa o revocata è legato a considerazioni mediche e psicofisiche.

Con il passare degli anni, infatti, diminuiscono riflessi, vista, attenzione e tempi di reazione. Tutti fattori che aumentano notevolmente il rischio di incidenti, anche per guidatori esperti e prudenti. Gli studi statistici confermano che gli over, soprattutto oltre i 70 anni, sono più soggetti a incidenti gravi rispetto alle fasce di età intermedie.

Matteo-Salvini - automotore
Matteo-Salvini – automotore

Ecco il procedimento di ritiro in atto

Il procedimento per il ritiro della patente è regolato da una serie di verifiche mediche periodiche. Gli automobilisti più anziani devono sottoporsi a controlli di vista, udito e capacità cognitive, che determinano se sia sicuro continuare a guidare. In caso di esito negativo, la patente viene sospesa fino a ulteriori accertamenti o revocata definitivamente. In questo modo, la legge cerca di bilanciare diritto alla mobilità e sicurezza stradale.

È importante sottolineare che la sospensione non riguarda tutti gli anziani indistintamente: chi mantiene buone condizioni fisiche e mentali può continuare a guidare, ma deve dimostrarlo con certificazioni mediche aggiornate. Questa regola è stata accolta con favore da molti esperti di sicurezza stradale, perché riduce il rischio di incidenti causati da rallentamenti nei riflessi, perdita di equilibrio o problemi di vista non diagnosticati. Dal punto di vista sociale, la misura ha suscitato discussioni. Alcuni anziani vedono nel ritiro della patente una perdita di indipendenza e libertà, soprattutto in zone dove i trasporti pubblici sono carenti. Tuttavia, il Governo ribadisce che la sicurezza pubblica viene prima di tutto, e che esistono alternative come servizi di trasporto dedicati agli over o sistemi di accompagnamento.