Montezemolo e la Ferrari: la vita come un film I “Senna a Maranello, eravamo d’accordo”
Montezemolo - automotore
“L’accordo con Senna prima dell’incidente” e non solo. La vita di Luca Cordero di Montezemolo è davvero simile a quella di un film. Le cui luci sono ‘rosse’ solo per via della Ferrari: che evidentemente, ne ha contraddistinto l’esistenza.
Luca Cordero di Montezemolo è senza dubbio una delle figure di maggior spicco nella storia della Formula 1 e, in particolare, della Ferrari.
Uno dei marchi più iconici e prestigiosi nel mondo dei motori e una delle figure più simboliche della storia dell’automotive targato Maranello.
La sua carriera alla guida del Cavallino Rampante ha lasciato un’impronta indelebile, contribuendo a rafforzare l’immagine del team e a consolidarne la posizione di leadership nella massima competizione automobilistica.
Montezemolo è entrato in Ferrari negli anni ’70, inizialmente in ruoli dirigenziali, prima di assumere la presidenza nel 1991, un periodo in cui la Scuderia stava affrontando sfide importanti sia sul fronte sportivo sia su quello gestionale.
La sua vita come un film: nel senso pieno del termine
La sua visione e capacità di leadership hanno permesso di avviare un processo di rinnovamento che ha coinvolto piloti, tecnici e strategie aziendali, ponendo le basi per un ritorno ai vertici della Formula 1. Uno dei punti più alti della sua gestione è stato il periodo di successi straordinari con Michael Schumacher, tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000. Grazie alla combinazione di un talento indiscusso del pilota e della gestione lungimirante di Montezemolo, la Ferrari ha conquistato numerosi titoli mondiali costruttori e piloti, diventando un simbolo di eccellenza non solo sportiva, ma anche tecnica e organizzativa.
Oltre ai risultati in pista, Montezemolo ha avuto un ruolo determinante nel rafforzamento del brand Ferrari a livello globale, promuovendo innovazioni tecnologiche, investimenti nelle infrastrutture e una comunicazione strategica che ha reso il marchio sinonimo di prestigio, performance e lusso. La sua capacità di combinare passione per le corse, senso imprenditoriale e leadership carismatica ha contribuito a creare una cultura aziendale solida e orientata all’eccellenza. Ora viene celebrato in un film sulla sua vita.

Montezemolo si racconta: Senna doveva arrivare in Ferrari
Dopo anni di successi e di guida della Ferrari, Montezemolo ha continuato a influenzare il mondo dell’automobilismo e dell’industria italiana, assumendo incarichi di prestigio e contribuendo a progetti innovativi. Il suo nome resta associato a un’epoca d’oro della Formula 1, in cui la Ferrari ha consolidato la propria leggenda.
E ora, nel docufilm “Luca: seeing red” dedicato all’ex presidente vengono fuori delle novità che magari non tutti sanno. Il filo rosso della sua vita è, per appunto, quello rosso della Ferrari: 19 titoli vinti, la chiamata da assistente del Drake a 28 anni, il Mondiale c on Niki Lauda nel ‘75, e il ruolo di presidente fino alla rivelazione su Senna:«il mercoledì prima di quella domenica tragica. Eravamo d’accordo: si sarebbe liberato dalla Williams e sarebbe venuto in Ferrari».