“Mi dispiace, lei puzza di marijuana” | Da oggi basta l’odore per mandarti al gabbio: preparati all’ispezione rettale
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“Mi dispiace, lei puzza di marijuana”: una di quelle affermazioni che potrebbero rappresentare solo l’inizio di un vero e proprio calvario. Per chi? Per chi guida: sì se ti beccano così al volante, hai poche chance rispetto al finire nei guai. Dietro le sbarre.
Vuoi finire in carcere, o vuoi continuare a circolare a piede libero per le strade della tua città, o altrove, ovunque ti pare e piace? Domanda retorica, lo sappiamo.
Eppure, la retorica nasce proprio dal concetto dell’ovvio dell’ovvietà: ovvero, del ribadire, quand’anche sembra poco necessario, ciò che occorre fare – o non fare – per non finire nei guai.
Se fin da piccoli ci insegnano cosa sia giusto o sbagliato, corretto o scorretto, lecito o non lecito, è perché il concetto di morale, di etica e di giustizia, a volte, se non spesso, è più lento di quello degli istinti.
E in fin dei conti se tutti noi fossimo liberi di poter agire di impulsi, senza auto-limitarci con delle regole, senza alcun concetto di rispetto altrui, accadrebbe l’inevitabile.
Oggi basta questo per finire dietro le sbarre
Un tema, questo, purtroppo piuttosto vivo e attuale sulle strade, quando si tratta di guidare, o di attraversare da pedoni, o di usufruire in qualunque altro modo della ‘cosa pubblica’. Non è un caso che si paragoni sempre più spesso la strada alla giungla, in riferimento alla difficoltà (o alla mancanza di interesse nel farlo) di molti relativamente al rispetto delle regole.
Che si tratti di un semaforo, di un incrocio, di un sorpasso, di una birra di troppo, di un eccesso di velocità o dell’uso di stupefacenti, fa poca differenza. Certo, però, proprio in merito a quest’ultimo caso si registra un importante cambio di passo in merito alle decisioni che sono state prese per quelli che sono i margini entro cui muoversi e i poteri delle forze dell’ordine in relazione alla sicurezza in strada.

Basta l’odore è sei finito
Ora, per legge, basta l’odore – o la puzza, a detta di molti – di una canna per mandarti dietro le sbarre. Esatto: l’odore è sufficiente per mandarti al gabbio: preparati all’ispezione rettale, o a cose di questo genere, e ad ogni modo a qualche situazione di certo non piacevole. O altrimenti, cambia abitudine, smetti subito.
La polizia infatti, per legge, può comunque agire con la necessaria prevenzione e in tal senso arrivare perquisire anche senza mandato se ha fondati sospetti sulla presenza di droga. Non può farti subito un verbale, d’accordo: la legge punisce l’uso di droghe per uso personale con sanzioni, ma è pur sempre un reato che prevede sospensioni della patente e altri documenti. Ma non si punisce solo chi ha fumato: anche chi viene trovato in possesso di droga. E l‘odore è un indizio, in tal senso.