“L’auto è tua, il bollo lo paghi tu” – “Sei tu che me l’hai venduta: caccia i soldi e zitto”: chi ha ragione? L’avvocato scioglie i dubbi: prepara il portafogli e smettila di protestare, è la legge
Bollo auto - fonte Freepik - automotore.it
“L’auto è tua, il bollo lo paghi tu” – “Sei tu che me l’hai venduta: caccia i soldi e zitto”: chi ha ragione? L’avvocato scioglie i dubbi: ecco chi deve assolvere al vincolo. Forza: prepara il portafogli e smettila di protestare, è la legge.
Quando si vende o compra un’auto usata in Italia, una delle prime domande che molti si fanno è: chi deve pagare il bollo auto e quando?
Specie se il passaggio di proprietà avviene vicino alla scadenza della tassa. La regola generale è semplice: per il pagamento del bollo auto non conta il momento in cui viene venduta materialmente o trasferita.
Il punto è che conta chi risulta proprietario alla data ultima utile di scadenza del bollo, definita “data chiave”.
Questo significa che, se il passaggio di proprietà viene registrato dopo quella data, la responsabilità ricade sul venditore.
Se invece chi compra risulta intestatario entro quella data, è l’acquirente a dover saldare la tassa. Ma facciamo chiarezza e proviamo a capire meglio.
Ecco la spiegazione che ci serviva
Se il bollo scade a dicembre e la scadenza è a fine gennaio, chi è proprietario al 31 gennaio è obbligato al pagamento. Ma ci sono eccezioni di regione in regione. In Lombardia, rispetto alla regola generale dell’ultimo giorno utile, si applica quella del primo giorno utile del mese successivo. Ciò può ribaltare la responsabilità del pagamento in caso di passaggi di proprietà che cadono a cavallo tra fine mese e inizio mese.
Il pagamento del bollo auto del resto è uno degli obblighi fiscali più mal sopportati dagli automobilisti italiani. Ogni anno, migliaia di contribuenti devono ricordarsi di saldare questa tassa regionale per continuare a circolare senza problemi. Tuttavia, non tutti sanno che esistono categorie di cittadini e veicoli che non sono tenuti a pagarlo. Alla fine, se non vuoi avere dubbi, l’unico modo sicuro per non pagare il bollo auto è proprio quello di rientrare in queste specifiche categorie di esenzione.

Ecco quando risolvi il problema alla radice
Tra i casi più noti ci sono i veicoli intestati a persone con disabilità riconosciuta, che possono godere di agevolazioni fiscali, comprese quelle sul bollo. Le norme variano da regione a regione, ma generalmente la disabilità deve essere certificata e l’auto utilizzata per la mobilità del soggetto beneficiario.
Un’altra importante esenzione riguarda i veicoli storici, purché iscritti ai registri ufficiali e con più di venti o trent’anni di età. In questi casi, spesso il pagamento del bollo è sostituito da una tassa di circolazione ridotta o addirittura azzerata, se l’auto non viene utilizzata su strada.