Laura Villars: prima donna per la Presidenza FIA I Ufficiale, svolta storica: la 28enne apre un nuovo ‘corso’
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Laura Villars: è la la prima donna che concorre alla presidenza della FIA. Svolta storica, momento epico, e perfino iconico. La 28 enne, di fatto, con la propria scelta, rompe un tabù: si può aprire un nuovo ciclo.
È davvero ufficiale: Laura Villars, la giovane pilota svizzera di 28 anni, ha comunicato la sua candidatura alla presidenza della FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile).
Segnando, in questo modo, un momento iconico per il motor sport mondiale. Villars è in effetti la prima donna nella storia a candidare per questo ruolo.
Ha deciso di farlo con un programma ambizioso, per di più: punta su democrazia, trasparenza e inclusività. Ecco che cosa c’è in cantiere.
Come noto, le elezioni per la presidenza FIA sono indicate per il 12 dicembre 2025, nel corso dell’Assemblea Generale che si avrà a Tashkent, Uzbekistan.
Candidatura della Villars, momento storico
Ad oggi, la competizione vede sfidarsi 3 candidati principali: il presidente uscente Mohammed Ben Sulayem, che vuole un secondo mandato, l’ex commissario FIA Tim Mayer, e per appunto Laura Villars, che porta in dote un modo del tutto differente e innovativo di guardare alle cose. Villars giunge da un percorso di pilota attivo.
Con gare nella Ligier European Series JS P4 con il Team Virage, ha preso parte in categorie quali la Ultimate Cup Series F3R, la F4 UAE e nel Ferrari Challenge Europe. Il suo CV conta esperienza negli ambienti agonistici europei di motorsport, che la propongono come una credibile candidata.

Che cosa propone il programma della Villars
Il suo manifesto elettorale si basa su temi chiave che puntano su una richiesta di rinnovamento: Villars chiede che la FIA diventi «la federazione dei club e dei titolari di licenza», con una struttura più partecipativa, più trasparenza nei processi decisionali e nelle finanze, e una ampia apertura alle donne e alle nuove generazioni.
Un piano ambizioso che parte anche dal rafforzamento del programma “Women in Motorsport”, per incentivare la innovazione nei regolamenti, e permettere alla federazione più vicina a chi, a livello locale, vive l’agonismo motoristico. La giovane Villars non è spaventata dalla sfida, e la sua ‘anagrafica’ non va vista come un limite, ma come punto di forza: se eletta, sarebbe non appena la prima donna presidente della FIA, ma anche un simbolo di cambiamento in uno sport che è spesso tradizionale. Vedremo come andrà a finire.