I meccanici lo chiamano “il motore dei fessi”: è famoso ma ti dura pochissimo | Lo butti dopo 2 anni

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I meccanici lo chiamano “il motore dei fessi”: è famoso e apprezzato ma, secondo alcuni, ti dura pochissimo. Lo butti dopo 2 anni: che rischio. Un azzardo, considerati i costi elevati e la rilevanza di un’investimento come questo.

Comprare un’auto è una decisione che non si prende mai alla leggera, del resto, e lo sappiamo. Oltre al design, al comfort e alle dotazioni tecnologiche, c’è dell’altro.

Anzi, molto altro. E oggi sempre più automobilisti pongono al centro della propria scelta il tipo di motore. Come dargli torto, del resto: parliamo della essenza’ di un veicolo.

È il cuore dell’auto: ciò che va a determinare non solo le prestazioni, ma anche i consumi, i costi di gestione e l’impatto ambientale, la sicurezza.

Le possibilità sono ormai numerose: dal tradizionale motore a benzina al più economico diesel, fino alle soluzioni alternative come ibrido, GPL, metano ed elettrico.

Motore dei ‘fessi’: un modo duro per definirlo

Ognuna di queste opzioni ha vantaggi e svantaggi. Il benzina, ad esempio, garantisce buone prestazioni ed è ideale per chi percorre pochi chilometri all’anno, mentre il diesel resta conveniente per chi macina molta strada, nonostante le restrizioni ambientali sempre più diffuse.

Secondo alcuni esperti e anche analisi nel settore, ci sarebbero addirittura dei motori da evitare, ad oggi. Per quali motivi? Un esperto meccanico, Manuel Frattoluso, parecchio famoso sui social ha dato dei suggerimenti in merito ad alcune scelte che potrebbero essere fatte o meno. Facendo una sorta di excursus sulle proposte del momento, l’esperto ha individuato tre motori che, almeno lui, eviterebbe.

MOTORE-cinghia-Depositphotos.com- automotore
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Senti l’esperto, evita questi motori

Il primo sarebbe il motore 1.0 EcoBoost Ford turbo benzina 3 cilindri: lo ha sconsigliato in quanto potrebbe avere problemi di raffreddamento alle valvole, stando all’esperto. Gli altri due? Il PureTech PSA che viene usato da brand quali Peugeot, Opel e Citroen.

I problemi in questo caso sarebbero relativi alla cinghia di distribuzione a bagno d’olio. E poi ci sarebbe un altro motore che, sempre stando all’esperto meccanico, sarebbe da evitare (o quanto meno da ‘attenzionare’ bene). Si tratterebbe del motore FireFly della Fiat montato anche su Jeep.  Si sta parlando, nello specifico, di un motore nuovo ma che presenterebbe secondo l’esperto dei possibili problemi a turbina, gestione degli oli, e in relaziona ai consumi alti e altri aspetti. Quale che sia la posizione soggettiva, e l’esperienza diretta o indiretta di questo esperto o di altri casi, ad ogni modo il consiglio principale è quello di non generalizzare ma di andare a valutare caso per caso, nello specifico, lo stato di ‘salute’ del motore.