Dan Rossomondo è sicuro: “la Motogp non diventerà come la F1” | La svolta garantita da Liberty Media
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La Formula 1 è una cosa, e la MotoGP è un’altra. Ben diversa: e non saranno mai la stessa cosa. “Vogliamo espanderci”, dice Rossomondo. E occhio alla Liberty Media: non sarà una copia dalla F1.
Due mondi distinti, separati, anche se ‘attigui’. Che non diventeranno speculari. No: la MotoGP non diventerà come la Formula 1. Non sarà mai una “Copia della F1”. A dirlo è Rossomondo che è chiaro: “Obiettivo? Investitori diversi”.
“Siamo consapevoli che ogni sporta abbia le sue specificità”, ha dichiarato Rossomondo. Ma alcuni modelli potrebbero essere usati per ambo i settori, il chiaro obiettivo per la Moto Gp è quello della espansione.
E anche della differenziazione: sì, questo è in modo evidente l target, in una precisa ottica di medio e di lungo periodo. Ovvero sia. Quello di “raggiungere investitori diversi”.
Quanto al calendario, la posizione è la stessa, per certi versi: ovvero, sempre nel solco della crescita, l’obiettivo è l’espansione. E Rossomondo lo dice a chiare lettere. “Vorremmo espanderci, ma l’Europa resta il cuore”.
Liberty Media, la garanzia di svolta per la Moto GP
E nella precisa ottica di centrare questo chiaro intento, ovviamente la ricerca dei punti di ‘forza’ e di appiglio, e di certezza, l’ambiente sente di averlo trovato nel meccanismo della Liberty Media.
O almeno così la pensano in diversi: uno ‘strumento’, questo, che garantisce, o se non altro dovrebbe garantire, un punto di svolta focale e cruciale per il presente e per il futuro. Facendo in modo che ‘espansione’ e ‘identità’ crescano di pari passo. Senza smentirsi.

Le parole di Rossomondo sono chiarissime
Dan Rossomondo continua a dirsi sicuro, in tal senso, che la “Moto Gp non diventerà come la F1” e proprio in virtù di ciò che simboleggia il Liberty media.Dopo l’ok dalla Commissione Europea per il completamento delle operazioni, Liberty Media arriva all’84% di Dorna, che dal 1990 come noto gestisce i diritti del Motomondiale: quella che partirebbe, dunque, dovrebbe essere una procedura di rinnovamento e ristrutturazione dell’intero asset commercia e marketing che al vertice ha ancora Dan Rossomondo, appunto.
Ma ai molti, in questa ottica, temono che l’arrivo del ‘boss’ della F1 possa mettere a rischio l’indipendenza e la natura della MotoGP, Rossomondo risponde con fermezza. “La stessa strategia non funziona necessariamente due volte”, dice. “Deve essere unica per il nostro sport, in quanto ognuno ha le sue specificità”. E ancora: “In liberty sono molto astuti. Sanno di avere qualcosa di unico e non vogliono rovinarlo. Credo quindi che dedicheranno molto tempo a comprendere il mercato e chi siamo. Non credo cercheranno di commercializzare la categoria”.