Balaton Park non convince gli addetti ai lavori | Dall’Igna è sicurissimo: “ci sono cose che fanno riviste”
MOTOGP- automotore
Balaton Park non convince gli addetti ai lavori. Pareri e giudizi, in tal senso, si stanno accendendo. Dall’Igna è sicurissimo: “ci sono cose che fanno riviste”. Che cosa? Analizziamolo insieme: tra pericoli e possibili soluzioni.
Balaton Park, reali pericoli, più che dubbi circostanziali. Diverse le voci che si alzano, in tal senso, come una sorta di coro se non univoco, quasi.
Dall’Igna, tra gli altri, si esprime in un modo piuttosto chiaro ed esplicito. Senza troppi giri di parole e con un senso autorevole e critico: “Ci sono cose da rivedere”.
La nuova pista ungherese è al centro dei dibattiti di questo periodo e, diciamolo, non ha convinto gli addetti ai lavori per usare un eufemismo.
Il punto è ha, avrebbe, evidenziato dei rischi per i piloti. Proviamo ad entrare nel merito della questione.
Balaton Park non convince
La fine del GP d’Ungheria della MotoGP ha portato in archivio la prima, e iconica apparizione nella storia del Balaton Park nel calendario del Motomondiale. La pista ungherese era sotto gli occhi di tutti per la particolarità di una novità che stava facendo discutere prima ancora di aprire i ‘battenti’. Con tutta la ‘pletora’ degli osservatori, dopo le critiche arrivate al layout già in seguito al round della Superbike, pronti a snocciolare dati e pareri,.
E di conseguenza, con tutto quello che è capitato da venerdì a domenica, non appena nella MotoGP ma in ogni altra categoria, ha alimentato ancora di più i dubbi. Ma anche le polemiche, in tal senso, relativamente al nuovo circuito.

Dubbi sulla pista ungherese, le parole di Dall’Igna
I diversi incidenti capitati in partenza, la moto di Pedro Acosta che stava per falciare un cameraman e la clamorosa caduta di Enea Bastianini che si è ritrovato a tagliare la pista rischiando di finire per esser investito dagli altri piloti: tutti elementi che hanno evidenziato la pericolosità il Balaton Park.
Tra chi ha parlato in termini critici dell’impianto c’è stato anche il simbolo dei trionfi Ducati, Gigi Dall’Igna, che ha criticato in maniera la pista, suggerendo cambiamenti al layout. Parlando a Sky Sport MotoGP ha detto: “Questa è una pista veramente complicata dove i sorpassi sono difficili e secondo me, se devo fare un appunto, la prima curva è veramente complicata. Dopo la partenza, nella prima curva, i piloti devono effettivamente rischiare un po’ di più rispetto a quello che sarebbe normale, considerato che poi diventa veramente complicato superare. Credo che complessivamente su questa pista ci sia qualcosa da rivedere. La caduta di Bastianini? Sì, anche quella è chiaramente una cosa che va ripensata – ha continuati Dall’Igna a Sky – e secondo me per il prossimo anno qualche modifica credo sia opportuna da fare”.