Agenzia delle Entrate non è mai in ritardo: altri 180€ da pagare per gli automobilisti | In arrivo entro domani

Agenzia delle entrate - automotore

Agenzia delle entrate - automotore

Agenzia delle Entrate non è mai in ritardo: altri 180 euro da pagare per gli automobilisti. In arrivo entro domani: la mazzata è servita a tutti. Adesso non scappa più nessuno, la lettera rappresenta l’inizio di un calvario.

Arriva puntuale. Come le tasse: appunto. Sì, perché alla fin fine è sempre e solo di questo che si tratta: e se guidi un’auto, a quanto pare, va anche peggio di sempre.

Si continua a pagare e a pagare, e a pagare: sempre, comunque, per qualunque cosa. E arrivano sempre nuove spiacevoli novità. Spesso nella cassetta della posta.

Per gli automobilisti italiani, possedere e mantenere un’auto è diventato un impegno economico sempre più gravoso.

Tra carburante alle stelle, assicurazioni obbligatorie, spese di manutenzione e revisioni periodiche, ogni anno si sommano esborsi importanti.

Agenzia delle Entrate ti distrugge: altri 180 euro da pagare

A tutto questo si aggiungono tasse e imposte che non lasciano tregua, ma una in particolare è da sempre oggetto di malumore. Ovvero sia, il bollo auto. Eccola, la tassa più odiata. Il bollo è una tassa di possesso, non legata all’effettivo utilizzo del veicolo, e questo è uno dei motivi principali per cui è tanto detestata.

Anche chi usa l’auto pochissimo o la tiene ferma in garage per gran parte dell’anno si trova comunque obbligato a pagarlo. L’importo varia in base alla potenza del motore (espressa in kilowatt) e alla classe ambientale del veicolo, ma non mancano rincari e differenze tra una regione e l’altra.

agenzia- automotore
agenzia- delle entrate –  automotore

Altri 180 euro da pagare, che guaio

Anche se molti chiedono una riforma radicale del bollo, con tariffe più eque e legate al reale utilizzo dell’auto, la storia non cambia, anzi. Sebbene alcune regioni abbiano introdotto agevolazioni per vetture elettriche o ibride, gli altri debbono pagare.

E ora va peggio, perché ci sono 180 euro da pagare quando non si fosse fatto il versamento della tassa nei tempi prescritti.  Infatti arriva la cartella di Agenzia delle Entrate e scatta la mora per pagare. E se il destinatario della cartella non lo fa, la regola è eloquente: ci sono 60 giorni di tempo per chiuderla, altrimenti oltre all’aggravio, si apre il procedimento di recupero coatto.