“La tua auto inquina troppo: allora pagami il BOLLO EXTRA”: approvata la tassa anti-smog, paghi (due volte) in base alla classe ambientale
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“La tua auto inquina troppo: e allora pagami il Bollo extra”: sì, in sintesi è così che potremmo quasi interpretare il senso della legge. Quale? Quella che ti obbliga a pagare un secondo bollo, e anche molto esoso, per colpa dello smog.
Quanto ne produci? Quanto inquina la tua macchina? Ecco, ora non è più un dettaglio, non si scherza più. Approvata la tassa anti-smog.
Paghi (un botto) in base alla classe ambientale: e non puoi sfuggire, il Ministero è stato chiaro, e del resto questa norma ha radici lontane e profonde.
Sappiamo bene che l’inquinamento prodotto dalle auto rappresenta uno dei problemi più gravi per la sostenibilità ambientale a cui la nostra società aspira.
I veicoli a motore, infatti, sono tra le principali fonti di emissioni di anidride carbonica, ossidi di azoto e polveri sottili, sostanze che contribuiscono al cambiamento climatico.
Ora paghi una extra-tassa
Negli ultimi anni la consapevolezza di questo impatto è cresciuta notevolmente, spingendo governi, aziende e cittadini a cercare soluzioni più sostenibili. Le città stanno adottando zone a traffico limitato, incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici e politiche volte alla riduzione delle emissioni. Allo stesso tempo, i produttori automobilistici stanno investendo in tecnologie più pulite, come i motori ibridi, elettrici e a idrogeno, nel tentativo di coniugare mobilità ed ecologia.
Tuttavia, la transizione verso una mobilità sostenibile non è semplice. Le auto elettriche, sebbene non producano emissioni dirette, richiedono energia elettrica che non sempre proviene da fonti rinnovabili, e la produzione delle batterie comporta costi ambientali non trascurabili. Anche la mobilità condivisa e i trasporti pubblici devono essere potenziati per diventare alternative realmente efficaci e accessibili per tutti. E poi c’è chi prova comunque a eludere i controlli, a nn adeguarsi ai tempi che corrono. E allora?

Adesso scatta la sovrattassa per chi inquina
E allora ecco che scattano i provvedimenti coatti: multe, sanzioni, e pagamenti fissi per chi inquina troppo. Il nuovo bollo contro l’inquinamento, ad esempio. O altrimenti detto superbollo inquinamento. Di che cosa stiamo parlando?
Dal 1999, le Regioni italiane hanno potere di deliberare sul bollo auto: non è più lo Stato a stabilire come e quando si paga. La Regione fissa tariffe, applica sconti o produce aumenti. E in tal senso oggi sono usati moltiplicatori sulla tariffa standard, per le auto con classi ambientali basse, vale a dire Euro 0, Euro 1 e in alcuni casi anche Euro 2, di modo da disincentivare l’uso di veicoli inquinanti, facendo anche cassa nello stesso momento.