Codice della Strada, STOP AUTO IN PRESTITO: approvato il DIVIETO I “Non è legale”: serve una DELEGA SPECIALE, altrimenti ti tolgono l’auto
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Codice della Strada, arriva lo stop che non ti aspetti. Guidi l’auto di qualcun altro in prestito? Ecco, ora non puoi più farlo. La legge te lo impedisce. Approvato il divieto: “non è legale”: serve una vera autorizzazione per farlo.
Se non hai la delega speciale, sei nei guai: non importa come e perché, e di certo non importa chi tu sia, e di chi sia l’auto.
Se non sei autorizzato a guidare, non lo puoi più fare: e per essere autorizzato hai solo due strade, ovviamente, come dice la legge.
O la macchina è tua, e dunque sei il titolare del veicolo oppure è il titolare del veicolo stesso che ti deve autorizzare a farlo.
E non basta una parola, una promessa a voce. Le chiacchiere se le porta via il vento, si suol dire: invece, ora, serve una autorizzazione scritta.
Delega speciale, altrimenti non guidi più
Non tutti lo sanno, ma la legge parla chiaro: non puoi guidare una macchina che non è tua senza specifiche condizioni. In Italia, infatti, il Codice della Strada e le disposizioni della Motorizzazione Civile prevedono un vincolo ben preciso: se utilizzi un veicolo che non è intestato a te per un periodo superiore a 30 giorni consecutivi, rischi di entrare nell’illegalità.
Il principio alla base di questa regola è quello della trasparenza: le autorità devono sapere chi utilizza stabilmente un’automobile, così da avere chiara la corrispondenza tra il conducente abituale e il veicolo. Non basta quindi che il proprietario ti consegni le chiavi e ti dica “puoi usarla quanto vuoi”. Se il periodo di utilizzo supera il mese, è necessario che venga effettuata una comunicazione ufficiale agli uffici competenti.

Se non ti autorizzano, non puoi metterti al volante
La norma, introdotta già da diversi anni, prevede che il proprietario del mezzo debba dichiarare alla Motorizzazione l’identità del soggetto autorizzato a guidare. Il nominativo viene inserito nel Documento Unico di Circolazione e di Proprietà, così da essere registrato in modo regolare. In questo modo, in caso di infrazioni o incidenti, è immediatamente chiaro chi fosse alla guida, evitando equivoci e contestazioni.
Naturalmente, il vincolo non si applica a chi utilizza il veicolo saltuariamente o per brevi periodi. Se prendi in prestito l’auto di un parente per qualche giorno o usi la macchina di un amico per un fine settimana, non corri alcun rischio. Il problema nasce quando l’utilizzo si protrae nel tempo, dando luogo a una sorta di “possesso di fatto” dell’auto che però non corrisponde alla titolarità.
Le sanzioni per chi non rispetta questa regola possono essere salate e non si limitano alla semplice multa: in alcuni casi può scattare anche la sospensione del libretto di circolazione fino a regolarizzazione.