“Dimenticatevi del bollo: non sarà più un vostro problema”: Salvini annuncia la svolta I Arriva la tassa fissa, centinaia di migliaia di euro risparmiati dagli automobilisti
salvini- automotore
“Dimenticatevi del bollo: non sarà più un vostro problema”: arriva la svolta che milioni di cittadini auspicano da una vita intera. Salvini, e per estensione il governo, pensano a un procedimento che trasforma tutto. Ecco come.
Non ci sono dubbi: quando si parla di tasse legate all’automobile, il bollo auto è senza dubbio quella più odiata dagli italiani.
Ogni anno milioni di automobilisti si trovano a dover pagare questa imposta regionale di possesso, indipendentemente dal reale utilizzo del veicolo.
È proprio questo l’aspetto che più fa discutere: anche chi utilizza poco o quasi per nulla l’auto si trova comunque costretto a versare la stessa cifra di chi la sfrutta quotidianamente.
Nel tempo si sono susseguite proposte di riforma, più o meno concrete, che puntano a superare l’attuale sistema. Una delle linee più discusse riguarda la possibilità di trasformare il bollo.
Ecco come si può trasformare
In particolare si tratta di tramutarlo in una tassa unica e meno impattante, legata magari al consumo reale o a un accorpamento con altre imposte automobilistiche, come l’assicurazione o le accise sul carburante. Un sistema del genere, secondo i sostenitori, porterebbe a una maggiore equità: chi usa l’auto di più pagherebbe di più, chi la usa poco o quasi mai non si vedrebbe gravato da un costo fisso e sproporzionato.
Inoltre, si ridurrebbe la burocrazia e si semplificherebbe notevolmente la vita agli automobilisti, che oggi devono districarsi tra scadenze, avvisi e modalità di pagamento diverse da regione a regione.

Cambiamento epocale per il bollo
Dall’altra parte, però, ci sono i critici, che temono una perdita di gettito per le regioni o un aumento indiretto dei costi per chi già oggi paga regolarmente. Non va dimenticato, infatti, che il bollo auto rappresenta una voce importante di entrata per i bilanci regionali, e qualsiasi riforma dovrebbe garantire un equilibrio economico adeguato.
Un’altra ipotesi sul tavolo riguarda la progressività del pagamento: collegare l’imposta non solo al possesso, ma anche alle emissioni del veicolo, premiando chi sceglie auto meno inquinanti e penalizzando chi continua a utilizzare mezzi molto impattanti sull’ambiente. Questo approccio andrebbe incontro agli obiettivi europei di transizione ecologica e potrebbe spingere molti a rinnovare il parco auto. Quel che è certo è che il dibattito è destinato a continuare. Gli automobilisti chiedono da tempo una soluzione più equa e meno onerosa, mentre le istituzioni cercano un compromesso che non danneggi i conti pubblici. Forse il futuro porterà davvero a un bollo trasformato in tassa unica, più leggera e proporzionata, capace di soddisfare almeno in parte le esigenze di tutti. Che qualcuno suggerisca o meno che Salvini possa slanciarsi in affermazioni sul tema, dunque, cambia poco: non resta che attendere l’evoluzione dei fatti.