Vuoi parcheggiare? Allora ‘intonami’ il DO: passa la norma ‘Festival’ in strada, senza la ‘NOTA’ non puoi lasciare l’auto in sosta I Multa da infartare all’istante

disco-orario-automotore

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Vuoi parcheggiare? Allora ‘intonami’ il DO: sì, sembra qualcosa di assurdo ma è tutto vero. Passa quella che alcuni definiscono come la norma ‘Festival’. Da oggi, in strada, senza la ‘nota’ non puoi lasciare l’auto in sosta.Multa da infarto all’istante.

Altro che ‘nota stonata‘: la nuova imposizione che i vigili – o chi per loro – ti ‘intonano’ quando ti fermano o controllano la tua auto, ti stordisce del tutto.

Ora, infatti, è ufficiale: devi prendere il ‘Do’, come tutti ormai dovrebbero sapere. Se non ci riesci, sei di fatto ‘fuori dal coro’, e non puoi parcheggiare.

Il parcheggio auto è, da sempre, uno dei dilemmi quotidiani più grandi per chi guida. Non è soltanto la difficoltà di trovare uno stallo libero, specie nelle grandi città, a generare stress e nervosismo.

Anche le regole cambiano continuamente, e con esse le modalità con cui un automobilista deve adeguarsi. Non si tratta quindi solo del rischio di dimenticare di pagare il ticket o di subire una multa salata per un ritardo.

Ecco cosa devi fare ora per parcheggiare e non beccare multe

Parliamo anche della necessità di conoscere norme nuove e strumenti che, se ignorati, possono trasformarsi in vere e proprie trappole. Un esempio lampante è rappresentato dall’introduzione del vincolo del DO. No, non è una nota musicale, attenzione, anche se il gioco ci parole risulta chiaro. Ma un acronimo: e la nota a cui si fa riferimento non è quella del pentagramma, ma appunto una ‘indicazione’, come ogni nota per definizione, che devi apporre nell’auto.

In sostanza, DO sta per Disco Orario, uno strumento semplice ma fondamentale per regolamentare la sosta in determinate aree. Tutti lo abbiamo visto almeno una volta: un cartoncino con una rotella che indica l’orario di arrivo, da esporre sul cruscotto o sul parabrezza.

disco orario in auto - automotore
disco orario in auto – automotore

Ecco come funziona la regola del DO

Il principio è chiaro: nelle zone in cui la sosta è gratuita ma a tempo limitato, l’automobilista deve indicare l’orario di arrivo e rispettare il limite stabilito dal Comune. Di solito si tratta di un’ora o due, giusto il tempo di permettere una rotazione dei veicoli ed evitare che uno stallo resti occupato per tutta la giornata.

La novità, però, sta nel fatto che sempre più città italiane stanno introducendo l’obbligo del Disco Orario anche in aree dove prima era sufficiente il pagamento del ticket o, in alternativa, non era richiesto nulla. Questo vincolo, se da un lato favorisce la gestione degli spazi e riduce il fenomeno delle soste selvagge, dall’altro spiazza non pochi automobilisti. Chi non espone il cartoncino DO rischia infatti multe che possono sembrare sproporzionate rispetto alla “leggerezza”: si va dai 25 ai 100 euro, a seconda del Comune e della durata dell’infrazione. E non vale nemmeno la giustificazione del “non lo sapevo”: i cartelli stradali che indicano l’obbligo sono chiari e visibili, ma basta un attimo di distrazione per ritrovarsi con un verbale sul parabrezza.