“Truffa dello specchietto? Se ci cadete è colpa vostra”: il ladro pentito svela il segreto I un nostro banalissimo errore e ‘aiutiamo’ i truffatori a fregarci tutto
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“Truffa dello specchietto? Se ci cadete è colpa vostra”: un ladro pentito svela il segreto I un nostro banalissimo errore e ‘aiutiamo’ i truffatori a fregarci tutto. Chiede l’anonimato, e dichiara di non commettere più reati, ma spiega cos’è che sbagliamo tutte le volte.
Se non vogliamo cadere nella truffa dello specchietto delle auto, e così perdere tutto quello che abbiamo, dobbiamo smettere di fare un errore.
‘Colpa vostra’, dice l’ex ladro, ammettendo ovviamente che il reato è commesso da chi lo organizza, ma che la ‘complicità‘, dovuta a ingenuità, di chi guida, agevola il tutto.
Nonostante le continue campagne di sensibilizzazione e gli avvertimenti delle forze dell’ordine, la cosiddetta truffa dello specchietto continua a mietere vittime in tutta Italia.
Si tratta di un inganno semplice, quasi banale, ma incredibilmente efficace perché gioca su due leve psicologiche potenti: il senso di colpa e la paura di conseguenze peggiori.
Truffa dello specchietto, l’ex ladro pentito ci spiega come funziona
Il meccanismo è sempre lo stesso: un automobilista in movimento sente un piccolo rumore, come un colpo sulla carrozzeria. Poco dopo, viene fermato da un’altra auto, spesso con uno o più occupanti, che sostengono di aver subito un danno allo specchietto laterale a causa di un urto. Il presunto “truffato” mostra un segno o uno specchietto già rotto e accusa l’altro di essere il responsabile.
A quel punto scatta la seconda parte del raggiro: per evitare di chiamare l’assicurazione e complicare la situazione, viene proposto un risarcimento immediato in contanti. Molti automobilisti, intimoriti e convinti di aver realmente causato il danno, finiscono per pagare sul posto, pur di chiudere rapidamente la faccenda.

Lo sbaglio che commettiamo sempre: siamo ‘complici’ di chi ci deruba
L’errore più comune delle vittime è proprio questo: cedere alla pressione e pagare subito. La fretta, la paura di ricevere una multa o di vedere salire il premio assicurativo portano a comportamenti irrazionali. Eppure, con un po’ di sangue freddo, basterebbe ricordarsi una regola semplice: mai consegnare denaro contante in strada.
Se davvero ci fosse stato un urto, la procedura corretta sarebbe compilare la constatazione amichevole (C.A.I.) o, nei casi più complessi, chiamare le forze dell’ordine. È proprio il rifiuto del truffatore a compilare documenti ufficiali che dovrebbe insospettire. Per evitare di cadere vittima della truffa dello specchietto, gli esperti consigliano alcune buone pratiche: Restare calmi e non accettare mai soluzioni “immediate”. Controllare attentamente l’auto: spesso non ci sono segni reali di urto. Chiedere sempre di compilare la constatazione amichevole. In caso di insistenza sospetta, chiamare senza esitazione le forze dell’ordine.