“Non sono disabile: ma malato. E non pago i parcheggi”: ufficiale, ABOLITE LE STRISCE BLU, sosta gratuita per legge da Settembre in questi casi

Strisce blu parcheggio a pagamento

Strisce blu parcheggio a pagamento (Corporate+)- motorzoom.it

Anche se non sei un disabile, hai diritto a non pagare il parcheggio. Lo dice la legge: addio alle strisce blu, sono abolite in questo specifico caso. Quale? Quello in cui, in caso di ‘malattia’ o comunque di situazione clinica in corso, puoi non pagare nulla.

Per ogni automobilista italiano, il parcheggio rappresenta una delle questioni più spinose della vita quotidiana. Non si parla solo di trovare un posto libero, già di per sé impresa spesso complicata.

La verità è che il problema riguarda anche l’affrontare il costo del parcheggio, soprattutto quando si tratta delle famose strisce blu.

Questi spazi a pagamento, diffusi in tutte le città, sono diventati un vero e proprio tarlo, un pensiero costante che pesa non soltanto sul portafoglio, ma anche sull’umore di chi guida.

Il problema è che i parcheggi a pagamento non sono un lusso, ma una necessità: spesso sono gli unici disponibili in zone centrali, vicino agli uffici, alle scuole o agli ospedali.

Il problema atavico dei parcheggi: ma per alcuni non ‘costa’ nulla

Così, giorno dopo giorno, milioni di automobilisti finiscono per sborsare cifre significative solo per poter lasciare l’auto in sosta qualche ora. Le amministrazioni comunali giustificano la presenza delle strisce blu con due obiettivi principali: regolare la sosta e ridurre il traffico. In teoria, pagando, si scoraggia l’occupazione prolungata dei parcheggi e si favorisce una rotazione più rapida dei veicoli.

Tuttavia, molti cittadini percepiscono questo sistema come un’imposta aggiuntiva, un “balzello” che si somma alle tante spese già legate all’auto, dal carburante al bollo. Eppure, non tutti sono obbligati a pagare. La normativa italiana, infatti, prevede alcune categorie esentate.

parcheggio-disabili- automotore
parcheggio-disabili- automotore

Ecco chi non paga i parcheggi

In primis, i disabili con contrassegno hanno diritto a parcheggiare gratuitamente negli spazi a pagamento, quando quelli dedicati (strisce gialle) siano già occupati o insufficienti. Un’altra categoria riguarda i residenti: molti Comuni prevedono agevolazioni o esenzioni per chi vive in zone dove il parcheggio è interamente regolato da strisce blu. In questo caso, i residenti possono richiedere un permesso speciale che consente loro di lasciare l’auto senza costi aggiuntivi.

Alcune città hanno poi introdotto deroghe per i veicoli elettrici, al fine di incentivare la mobilità sostenibile. Anche in questo caso, la sosta gratuita nelle aree blu è una misura di favore per chi sceglie mezzi meno inquinanti. Esistono infine particolari agevolazioni per chi si reca in ospedali o strutture sanitarie: diversi Comuni prevedono parcheggi gratuiti o scontati per chi deve sottoporsi a visite mediche o accompagnare persone non autosufficienti. È bene chiarire: chi rientra in queste categorie non rischia nulla, né multe né contestazioni. Si tratta di diritti sanciti per legge o dai regolamenti comunali, che riconoscono le esigenze di particolari gruppi di cittadini. Tuttavia, è fondamentale che gli automobilisti interessati siano in regola con la documentazione necessaria: contrassegno per disabili, permesso residenti, certificazioni sanitarie o autorizzazioni comunali.