Non mette il disco orario per due minuti di sosta, multata | Ma dopo il polverone, arriva il rimborso

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Non mette il disco orario per due minuti di sosta, multata. Una clamorosa situazione che ha fatto letteralmente scalpore, diventando virale. Ma dopo il polverone, arriva il rimborso. Ecco cosa è successo davvero.

Multata per aver lasciato l’auto parcheggiata priva di disco orario per appena due minuti. Una vicenda che in poco tempo ha fatto il giro proverbiale del web.

Come si è conclusa? Con la clamorosa svolta, perfino inattesa, a detta di alcuni. Sì, l’azienda si è scusata: “Rimborsato l’agente di viaggi che ha pagato per lei”.

Che cosa era accaduto, è presto detto. Era stata multata per aver lasciato l’auto in sosta, e senza disco orario. Il tutto, però, per due soli e brevi minuti.

Alla fine di una querelle che si è trasformata in una sorta di ‘caso mediatico’ sono arrivate delle posizioni in qualche modo definitive, con l’azienda a scusarsi.

Niente disco orario per due minuti: multa, poi le scuse

La notizia della sanzione a una signora che aveva lasciato in sosta la propria auto in un parcheggio che risulta esser regolato da disco orario di fronte a una agenzia di viaggi di Patrik Mazzolo, ha portato alla reazione quasi inattesa, a un ribaltamento che ha quasi del clamoroso. Come detto infatti la società ha ammesso di aver sbagliato. “L’azienda – afferma il presidente Antonio Consorti – porge le proprie scuse alla signora intestataria della sanzione. Gsm, nella giornata di ieri, ha provveduto a rimborsare, tramite assegno circolare, Patrick Mazzolo per la sanzione pagata in nome e per conto della signora sanzionata”.

“Ero in agenzia di viaggi”, aveva detto la signora. La notizia, riportata dal Gazzettino, racconta appunto di una cliente dell’agenzia di viaggi di Mazzolo multata perché aveva sostato la propria auto in uno degli stalli di via Tina Modotti senza il disco orario. Era andata in agenzia per una commissione davvero veloce. Giusto un attimo, per delle fotocopie. Al rientro ha visto un’operatrice di Gsm la stava multando.

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La stavano multando, poi il dietrofront

Il titolare della agenzia è intervenuto per confermare come la signora si fosse allontanata dal veicolo per pochi attimi, ma da lì è iniziata la querelle. L’uomo ha deciso di pagare la multa al posto della cliente, “Ho pensato – ha raccontato  – che fosse un’ingiustizia. Voglio specificare subito: io ritengo sia doveroso rispettare le regole e anzi sono il primo a irritarsi se queste non vengono applicate, ma credo che questa situazione sia stata assurda. La macchina è stata lì parcheggiata veramente due minuti”

Ma tutto è bene quel che finisce bene: multa rimborsata, e caso chiuso.