Giorgia Meloni dice basta: addio per sempre ai droni | Cancellati per sempre dal suolo italiano
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Giorgia Meloni dice basta: la decisione è stata presa, e anche con fermezza. Sì, è fatta: addio per sempre ai droni. Non si torna indietro. Cancellati per sempre dal suolo italiano. E guai a farsi beccare, adesso.
Le istituzioni, nel loro ruolo di garanti dell’ordine pubblico e del rispetto delle leggi, sono chiamate a mantenere un approccio costantemente rigoroso.
Lo stesso vale per le forze dell’ordine, che ogni giorno operano sul territorio per vigilare, prevenire e sanzionare comportamenti scorretti.
Questo rigore non riguarda soltanto la sicurezza nelle strade, ma si estende a tutte le dinamiche della vita sociale, dalla gestione dei luoghi pubblici al contrasto di comportamenti pericolosi o lesivi per la collettività.
Un ambito particolarmente delicato è quello della circolazione stradale. E, a partire dalle massime autorità di governo, fino alle pattuglie in strada, sono tutti scrupolosi.
Addio droni, non si possono usare
Guidare un veicolo comporta responsabilità enormi: basta una distrazione o un’infrazione per mettere a rischio non solo la propria vita ma anche quella degli altri. Per questo motivo, negli ultimi anni si sono moltiplicati i divieti e le misure restrittive pensate per prevenire gli incidenti. Dall’inasprimento delle sanzioni per chi usa il cellulare al volante, ai limiti sempre più rigidi sull’alcol, fino ai controlli capillari sui mezzi pesanti, l’obiettivo rimane quello di ridurre drasticamente i rischi.
Le forze dell’ordine, attraverso posti di blocco, telecamere e controlli mirati, rappresentano il braccio operativo di queste politiche. La loro funzione non si limita alla repressione, ma ha anche un valore educativo: ricordare costantemente ai cittadini che il rispetto delle regole non è un limite alla libertà, bensì una condizione necessaria per una convivenza sicura. Ma perché, ora, vietano perfino i droni? Chiariamolo.

Stop ai droni: le istituzioni dicono di no
Chiaramente non è il drone in quanto tale ad essere vietato. ma l’uso dello stesso. Basti pensare al caso siciliano di cui si parla di recente. Tre giovani, uno di ventuno anni, un diciottenne e un 17 enne, infatti, sono stati fermati dalla polizia perché avrebbero provato ad introdurre in un carcere di Catania dei cellulari tramite l’uso di droni, appunto.
Durante un controllo è emerso tutto e i tre sono stati denunciati con sequestro immediato dei droni usati. Chiaramente, sono questi – e altri simili – i comportamenti che sono vietati ed è logico che il governo Meloni, e in genere tutte le autorità, si battano con rigore in relazione a quello che è a tutti gli effetti un grave reato.