Ecclestone, bordata senza precedenti ad Hamilton: “Dovrebbe ritirarsi. Al suo posto Hadjar o Bortoleto”
Lewis Hamilton - fonte X - automotore.it
Ecclestone, bordata senza precedenti ad Hamilton: “Dovrebbe ritirarsi. Al suo posto Hadjar o Bortoleto”. Parole inequivocabili. Una vera sassata. E non è finita. “Si prenderebbe in giro se dovesse continuare.”
Bernie Ecclestone, ex-patron del circus, non è uno che le manda a dire. Lo ha dimostrato anche in passato e torna a farlo adesso su uno dei temi più caldi in F1.
Ecclestone non vede sbocchi per la carriera di Lewis Hamilton in Ferrari. “Dovrebbe smettere ora. Si prenderebbe in giro da solo se dovesse continuare.”
Ed è solo l’inizio. “Ha già vinto sette titoli, non ha bisogno di prendersi altri rischi. Se fossi la Ferrari, prenderei Isack Hadjar o Gabriel Bortoleto al suo posto”.
Bernie Ecclestone si prende il ‘lusso’ di dare un consiglio al sette volte campione del mondo. Al Daily Mail, l’ex boss del circus è, senza giri di parole, diretto verso il britannico.
Parole durissime su Hamilton
Secondo Bernie, sarebbe arrivato il momento in cui il baronetto si decida a dare l’addio. Lewis Hamilton, insomma, si dovrebbe fare da parte. “Lewis è stato un grande talento e probabilmente lo è ancora – ha detto dell’ex-manager, 94enne -. Ma tutti i grandi sportivi, quando raggiungono il top, hanno soltanto una direzione in cui poter andare. Ed è verso il basso. Lewis è stanco. Sta facendo questo lavoro da una vita.”
Il boss prosegue. “Ha bisogno di riposarsi, di resettarsi completamente e fare qualcosa di completamente diverso. Prima o poi dovrà abituarsi a fare qualcos’altro oltre al motorsport, magari non ci sta ancora pensando ma avrebbe dovuto iniziare a farlo tempo fa”.

Ecclestone ‘consiglia’ Hamilton
Quale consiglio darebbe Ecclestone? Una risoluzione contrattuale immediata tra Hamilton e la Ferrari, anche a costo di una perdita economica. “Lewis non è un bluff. Ma si prenderebbe in giro da solo se dovesse continuare. Dovrebbe smettere ora. Se fossi in lui, andrei immediatamente dalla Ferrari e dire: ‘Se avete qualcuno per rimpiazzarmi, mi faccio da parte’.
E poi: “Le cose, però, non stanno funzionando, quindi potrebbero accordarsi così. Ha già vinto sette Mondiali, non ha bisogno di prendersi ulteriori rischi. Non gli auguro nulla di male, ma non sta più lottando per il titolo, e non avrebbe senso rischiare di restare due anni a letto perché una schiena rotta o qualcos’altro di brutto”. E lui, Lewis, che cosa ne pensa davvero? Di certo le sue recenti esternazioni pubbliche non sembrano essere poi così lontane da questo tipo di valutazione.